Ferragosto. Quel giorno di mezza estate dove tutti vanno al mare a farsi bruciare come le keyword di una Google Ads mal settata. Ma, c’è una domanda fondamentale che mi pongo ogni anno: “Che ROI ha questa giornata?” Perché, alla fine, sì, siamo pur sempre marketer. Anche in vacanza.
Se Ferragosto fosse una campagna di digital marketing, come la gestiremmo? Partiamo dall’obiettivo: “Aumentare il tasso di abbronzatura”. Ok, ma come misuriamo questo obiettivo? Perché il primo step è sempre definire le KPI, no? Magari possiamo misurare la profondità del segno del costume… O il CTR: Costo Totale Rossore.
E poi c’è la strategia di content. Quella cosa fondamentale che, alla fine, è solo un modo elegante per dire: “Posta la foto in spiaggia con l’ombrellone che sembra un funnel di conversione”. Perché, diciamocelo, l’ombrellone è l’unico funnel che ci interessa a Ferragosto. Ma no, i guru del digital marketing ti diranno di “curare il tuo storytelling”. Giusto, perché il Ferragosto non è mica una giornata per rilassarsi! È una “customer journey” in cui il cliente sei tu, e il premio finale è un’insolazione.
Ma parliamo di targeting. A Ferragosto tutti sono in spiaggia, tranne te che sei ancora qui a ottimizzare le tue campagne Meta. E poi ti chiedi: ma quale audience sto targettizzando? Famiglie con bambini urlanti? Single disperati in cerca del famoso engagement estivo? Oppure l’amico che ogni anno, puntualmente, si scorda la crema solare ma non si dimentica mai di farsi 50 selfie per i social?
E la cosa più divertente è il remarketing. Ferragosto è il classico giorno in cui fai remarketing del “ricordo di Ferragosto dell’anno scorso”, e te lo ripropongono su Instagram con i filtri che fanno sembrare quel bagno a Ostia una spiaggia ai Caraibi. Sì, come no! Ma d’altronde, lo sappiamo, il remarketing è il cuore di ogni campagna di successo, anche se in realtà stai solo cercando di convincere te stesso che quest’anno, su quella spiaggia piena di gente, ti divertirai davvero.
E infine, parliamo di report. Alla fine della giornata, come ogni buon marketer che si rispetti, torni a casa e fai l’analisi dei risultati. Tempo di permanenza in acqua? Conversioni da mojito a birra? Costo per tuffo? E alla fine capisci che il vero ROI di Ferragosto è rendersi conto che hai sprecato un’altra giornata a cercare di capire se la sabbia è o meno un bug della piattaforma Mare.
E quindi, niente, per farla breve: godiamoci Ferragosto, che tanto il vero insight è che ogni tanto bisogna staccare la spina… anche se poi la riconnettiamo solo per controllare le metriche dei nostri profili social.