La terapia della lettiera

Pulire la lettiera dei gatti, mi rilassa. È un’operazione semplice, che richiede un certo metodo e che risulta idiosincratica per diverse persone. A me, invece, rilassa.

Per chi non lo sapesse, la lettiera di un gatto è come una bacinella piena di quella che viene comunemente chiamata ‘sabbietta’: una sorta ti terriccio che si agglomera al contatto con i liquidi e su cui il gatto fa i propri bisogni. 

Per evitare che la puzza ti stenda, la sabbietta va pulita quotidianamente e la lettiera lavata frequentemente.

Farlo è abbastanza semplice: prendi una paletta bucherellata, la affondi nella sabbietta, setacci finché non restano solo gli escrementi o l’agglomerato sabbietta e urina, svuoti la paletta in un sacchetto per l’immondizia e ripeti finché tutti gli escrementi e gli agglomerati non sono scomparsi.

Pulire la lettiera sei gatti, mi rilassa. Perché è come se passassi al setaccio tutte le merde che ho incontrato durante la giornata o, più in generale, nel corso della vita. Ogni palettata è un’occasione per passare al setaccio la giornata e, alla fine, quando svuoti la merda nel sacchetto e come se ti alleggerissi di qualcosa. 

È quasi terapeutico.

Peccato che nonostante abbia tre gatti, la merda che setaccio è sempre meno di quella che dovrei riuscire a digerire durante il giorno.

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