Settembre is the new gennaio

Settembre è arrivato. Quel magico momento in cui i super manager di sè stessi risorgono dalle ceneri delle ferie estive come fenici in giacca e cravatta, pronti a conquistare il mondo. Sì, perché settembre non è solo il mese in cui si torna in ufficio, no! È il Capodanno del businessman, il nuovo inizio, il “via!” per un’esplosione di inutili buone intenzioni e progetti strambi!

Allora ecco il capo che entra in ufficio e, con l’entusiasmo di uno che ha appena scoperto il caffè al ginseng, ti dice: “Quest’anno faremo le cose diversamente! Ho in mente un progetto rivoluzionario che cambierà il mercato!” E tu pensi: “Ah, eccoci… ci risiamo.”

Poi parte con il primo grande progetto: l’open space che “favorisce la comunicazione e la creatività”. Ora, non so voi, ma a me l’open space sembra più un esperimento sociale per testare la resistenza allo stress. Cioè, ma quale creatività – se l’unica cosa che mi viene in mente quando il mio collega mastica rumorosamente è come fare per non tappargli la bocca con la graffettatrice?

E poi ci sono le buone intenzioni. Ah, le buone intenzioni di settembre… “Quest’anno dobbiamo migliorare la gestione del tempo, ragazzi. Tutti corsi di time management!”. Sì, certo, perché ovviamente il problema è che non conosciamo la matrice di Eisenhower, la tecnica del pomodoro, il metodo ABC e compagnia bella, non che abbiamo tipo 72 meeting al giorno. Ma poi, parliamoci chiaro, l’unico modo in cui miglioriamo la gestione del tempo è diventando dei ninja a chiudere Netflix cinque minuti prima della call su Zoom.

E non dimentichiamoci il “progetto green”. Ogni settembre ce n’è uno nuovo, e quest’anno è “L’ufficio a impatto zero”. Bellissima idea, per carità, ma forse non è geniale fare riunioni sulla sostenibilità stampando mille pagine di report su carta riciclata, per poi non leggerle e buttarle direttamente nel cestino… Voglio dire, mi sembra un po’ come fare la dieta e ordinare una Coca Zero con la doppia porzione di lasagna.

E la chicca finale? “Quest’anno lavoreremo tutti in modalità agile!” Agile… che in aziendalese significa: “Lavori sempre, ovunque, e possibilmente non ti pago gli straordinari”. Perché, insomma, è agile! Vuoi mettere la comodità di lavorare in pigiama? Peccato che poi ti ritrovi alle dieci di sera con una videochiamata e il gatto che ti vomita sulla tastiera. Agile, sì, come una maratona con le infradito!

Quindi, signori e signore, settembre è arrivato. Pronti a salutare le vecchie abitudini per abbracciare nuovi progetti strampalati e buone intenzioni che moriranno prima di Halloween? Tranquilli, c’è sempre gennaio per i buoni propositi veri. E poi giugno… e poi, dai, vediamo l’anno prossimo.